2.2 Punti all'infinito
Due rette parallele contenute in un piano non si incontrano. Se però si considerano le
proiezioni
di due rette parallele su un secondo piano non parallelo al primo (proiettando da un centro
non appartenente ai due piani), allora le rette si intersecano in un punto (per convincersene, basta sedersi 'mentalmente'(!) sui binari della ferrovia...).
Per trattare correttamente i 'punti all'infinito' e le proiezioni tra piani conviene estendere il piano aggiungendo i cosiddetti
punti impropri
. Scegliamo coordinate
in
e identifichiamo i punti (
) del piano cartesiano con i punti (
) del piano di equazione
nello spazio. Ogni punto del piano è in corrispondenza con un'unica retta per l'origine in
, la retta che contiene il punto. Chiamiamo
piano proiettivo
l'insieme delle rette per l'origine di
.
Ogni retta per
è identificata da un suo qualsiasi punto (
) distinto da
, cioè con
non tutti nulli. Due terne (
) e (
) individuano lo stesso
'punto' di
(cioè la stessa retta per
) se e solo se esiste un numero reale non nullo
tale che
. Chiameremo (
)
coordinate omogenee
della retta per
, cioè del punto corrispondente di
. Ad esempio, (
) e (
) sono coordinate omogenee della retta di equazioni parametriche
che è il punto del piano proiettivo
corrispondente al punto
nel piano.
Coordinate omogenee della forma (
) non corrispondono a un punto del piano cartesiano, ma rappresentano i cosiddetti
punti impropri
del piano proiettivo. Ogni punto improprio corrisponde a una
direzione
nel piano cartesiano, quella delle rette parallele alla retta per
di coordinate omogenee (
). Possiamo considerare il punto improprio (
) come il
punto all'infinito
delle rette del piano cartesiano con direzione
. Infatti, la retta del piano passante per (
) e con direzione
ha equazioni parametriche
Il punto
sulla retta ha coordinate omogenee
per
. Al tendere di
all'infinito, tali coordinate omogenee tendono a quelle del punto improprio (
).
Possiamo dunque considerare il piano proiettivo
come un'estensione del piano cartesiano, al quale vengono aggiunti tutti i punti all'infinito delle rette del piano (uno per ogni famiglia di rette parallele).
Ogni retta
del piano cartesiano, considerata come sottoinsieme di
, contiene un punto improprio, l'unica retta per
parallela a
. Se
ha equazione
,
in coordinate omogenee ha equazione
, ovvero
(i punti (
) dello spazio formano un piano per l'origine in
)
Il suo punto improprio si ottiene ponendo
: ha coordinate omogenee (
), corrispondente al vettore direzione
. Ogni retta parallela a
ha equazione cartesiana della forma
, e quindi
in coordinate omogenee. Due rette parallele hanno sempre intersezione nel punto improprio (
).
Esempio:
le rette
e
hanno punto improprio
. Sono quindi rette parallele del piano cartesiano.